Tumore localizzato della prostata: radioterapia ipofrazionata versus frazionata in modo convenzionale


Gli studi hanno riportato un basso rapporto alfa / beta per il cancro alla prostata, indicando che l’ipofrazionamento potrebbe migliorare la dose biologica tumorale senza aumentare la tossicità genito-urinaria e gastrointestinale.

Nello studio multicentrico di fase 3 HYPRO ( HYpofractionated irradiation for PROstate cancer ), la radioterapia ipofrazionata è stata confrontata con la radioterapia convenzionale frazionata per il trattamento del cancro alla prostata.

È già stata riportata l’incidenza acuta e tardiva della tossicità genito-urinaria e gastrointestinale.
Sono ora riportati i risultati di sopravvivenza libera da recidiva a 5 anni.

È stato effettuato uno studio in aperto, di fase 3, randomizzato, in 7 Centri di radioterapia olandesi.
Erano stati arruolati pazienti con carcinoma alla prostata localizzato a rischio intermedio e ad alto rischio T1b-T4NX-N0MX-M0, una concentrazione di antigene prostatico specifico di 60 mcg/l o inferiore, e un performance status WHO di 0-2.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a radioterapia ipofrazionata di 64.6 Gy ( 19 frazioni di 3.4 Gy, 3 frazioni alla settimana ) oppure a radioterapia convenzionale frazionata di 78.0 Gy ( 39 frazioni di 2.0 Gy, cinque frazioni alla settimana ).

Sulla base di un rapporto stimato alfa / beta per il cancro alla prostata di 1.5 Gy, la dose totale equivalente in frazioni di 2.0 Gy è stata di 90.4 Gy per l’ipofrazionamento rispetto a 78.0 Gy per il frazionamento convenzionale.

L'endpoint primario era la sopravvivenza libera da recidiva.

Tutte le analisi sono state effettuate su una base intention-to-treat in tutti i pazienti eleggibili.

Lo studio HYPRO ha completato il reclutamento nel 2010 e il follow-up è in corso.

Tra il 2007 e il 2010, sono stati arruolati 820 pazienti, dei quali 804 erano ammissibili e valutabili per l’analisi intention-to-treat. Di questi, 407 sono stati assegnati a radioterapia ipofrazionata e 397 sono stati assegnati a radioterapia convenzionalmente frazionata.
Un totale di 537 pazienti su 804 ( 67% ) ha ricevuto terapia di deprivazione androgenica concomitante per una durata media di 32 mesi.

Il periodo di follow-up è stato di 60 mesi.

Il fallimento del trattamento è stato riportato in 169 pazienti su 804 ( 21% ), 80 ( 20% ) nel gruppo ipofrazionamento e 89 ( 22% ) nel gruppo di frazionamento convenzionale.

La sopravvivenza libera da recidiva a 5 anni è stata pari all’80.5% per i pazienti assegnati all’ipofrazionamento e al 77.1% per quelli assegnati al frazionamento convenzionale ( hazard ratio aggiustato, aHR=0.86; log-rank P=0.36 ).

Non ci sono stati decessi correlati al trattamento.

La radioterapia ipofrazionata non è stata superiore alla radioterapia convenzionale in merito alla sopravvivenza libera da recidiva a 5 anni.
Il regime di radioterapia ipofrazionato non può essere considerato come un nuovo standard di cura per i pazienti con rischio di cancro alla prostata intermedio o alto. ( Xagena2016 )

Incrocci L et al, Lancet 2016; 17: 1061-1069

Onco2016 Uro2016



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